Oltre la notifica: La funzione tecnica di un SOC gestito come estensione operativa della sicurezza interna
- Vigilia Cyber Team
- 19 mag
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 3 giorni fa

L'adozione di un Security Operations Center (SOC) gestito rappresenta una decisione strategica sempre più frequente per le organizzazioni che affrontano un panorama di minacce informatiche in continua e rapida evoluzione. Le statistiche di settore, che prevedono un utilizzo diffuso dei servizi di Managed Detection and Response (MDR) entro il 2025, riflettono una crescente consapevolezza delle intrinseche difficoltà e dei costi associati alla gestione interna delle operazioni di rilevamento, analisi e risposta agli incidenti di sicurezza.
Tuttavia, l'esperienza operativa con alcuni provider di SOC gestiti può discostarsi significativamente dalle aspettative. Non è raro che le organizzazioni si trovino a gestire un volume elevato di alert prive di contesto sufficiente, con l'onere dell'analisi approfondita, della validazione, della prioritizzazione e della pianificazione della remediation che ricade quasi interamente sul team IT interno. Questo modello operativo trasforma il SOC da partner strategico a mero aggregatore di notifiche, incrementando il carico di lavoro anziché ridurlo e limitando il ritorno sull'investimento.
Le motivazioni tecniche alla base dell'adozione di un SOC gestito
La transizione verso modelli di SOC gestito o MDR è guidata da precise sfide tecniche e operative che le organizzazioni incontrano nel tentativo di mantenere una postura di sicurezza robusta con risorse interne:
Deficit di risorse tecniche e specialistiche: La costruzione e il mantenimento di un SOC interno efficace richiedono investimenti significativi non solo in tecnologie ma soprattutto in personale altamente qualificato. Reclutare, formare e trattenere analisti di sicurezza ,threat hunter, ingegneri della sicurezza, specialisti di incident response e malware analyst è estremamente complesso e costoso.
Complessità e dinamicità del panorama delle minacce: I threat actor (dagli script kiddie agli APT sponsorizzati da stati) utilizzano tattiche, tecniche e procedure (TTPs) in continua evoluzione. Nuovi vettori di attacco, exploit zero-day, malware polimorfico e campagne di phishing sofisticate emergono costantemente. Mantenere una conoscenza aggiornata di queste minacce, integrare feed di threat intelligence eterogenei e tradurli in regole di rilevamento efficaci e logiche di threat hunting richiede un impegno continuo e competenze specifiche che vanno oltre le capacità di molti team IT generalisti.
Sfide nella visibilità e correlazione dei dati: Ottenere una visibilità completa e unificata sull'intera infrastruttura IT (on-premise, multi-cloud, endpoint, applicazioni, dispositivi IoT) è una sfida tecnica notevole. I dati di sicurezza (log, flussi di rete, telemetria degli endpoint) provengono da fonti disparate, in formati diversi e con volumi spesso enormi. La normalizzazione di questi dati, la loro correlazione per identificare pattern di attacco complessi che attraversano sistemi diversi e la gestione dell'infrastruttura effimera (container, funzioni serverless) richiedono piattaforme avanzate e competenze specifiche nell'analisi dei dati e nell'ingegneria della sicurezza.
Oneri di conformità normativa e reporting: Soddisfare i requisiti di normative come GDPR, NIS2, PCI-DSS o specifiche di settore richiede non solo l'implementazione di controlli tecnici, ma anche la capacità di monitorare continuamente la loro efficacia, raccogliere evidenze auditabili e generare reportistica dettagliata.
L'approccio tecnico di VIGILIA: integrazione operativa e riduzione del carico
Consapevoli di queste sfide, in Vigilia abbiamo strutturato i nostri servizi di SOC gestito come una reale estensione tecnica e operativa del team di sicurezza del cliente. Il nostro approccio si differenzia per il focus sull'integrazione profonda e sulla riduzione effettiva del carico operativo, andando oltre la semplice segnalazione di eventi:
Analisi e investigazione approfondita basata sul contesto: Il nostro processo non si ferma alla generazione di un'alert. Solo gli incidenti validati e contestualizzati vengono scalati al cliente, corredati da un'analisi dettagliata della minaccia, del suo impatto potenziale e della sua posizione nella cyber kill chain.
Fornitura di indicazioni di remediation procedurali e supporto attivo: Comprendiamo che un'allerta senza un piano d'azione è incompleta. Dove le integrazioni e le tecnologie gestite non riescono ad agire, forniamo raccomandazioni di remediation specifiche, tecniche e procedurali.
Riduzione misurabile del carico operativo interno: Il nostro obiettivo primario è assorbire il carico operativo legato al monitoraggio continuo, all'analisi preliminare e alla gestione del "rumore" degli alert. Ci occupiamo della gestione e del tuning delle piattaforme di sicurezza (SIEM, EDR, etc.), della riduzione dei falsi positivi e della fornitura di reportistica sintetica e significativa, anziché di dump di log grezzi.
Operatività h24/365 con personale tecnico specializzato: La nostra copertura continua garantisce che il monitoraggio, il rilevamento e la capacità di risposta iniziale non subiscano interruzioni, indipendentemente dall'orario o dal giorno.
Supporto alla gestione della conformità: Attraverso la raccolta centralizzata dei log, il monitoraggio continuo dei controlli e la generazione di reportistica specifica, forniamo un supporto tangibile nel dimostrare l'aderenza ai requisiti normativi e nel facilitare le attività di audit.
VIGILIA si propone come partner tecnico in grado di fornire un servizio di SOC gestito focalizzato sull'efficacia operativa, sulla profondità dell'analisi e sulla collaborazione attiva, mirando a migliorare concretamente la postura di sicurezza e l'efficienza delle operazioni dei propri clienti.
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